Sospendendo completamente le esportazioni verso la Russia, le case automobilistiche ceche potrebbero perdere più di 20 miliardi di corone all’anno. Si tratta di consegne di parti per gli stabilimenti locali, in particolare Škoda Auto, ma anche per l’esportazione di auto finite. Ciò risulta dai dati dell’Associazione dell’industria automobilistica (SAP) e dell’Ufficio statistico ceco (CSO).
Škoda Auto e la sua casa madre Volkswagen hanno annunciato la sospensione di tutte le attività sul mercato russo, compresa l’importazione di automobili e la loro produzione negli stabilimenti locali. “Nel 2020, le esportazioni di veicoli finiti in Russia sono state pari a 360 milioni di corone e le esportazioni di componenti a circa 22,5 miliardi di corone. La maggior parte del volume delle parti consisteva in componenti per auto Škoda prodotte in Russia “, ha affermato Vojtěch Severýn, portavoce dell’associazione dell’industria automobilistica. Secondo Petr Knap, partner automobilistico di EY, l’attuale conflitto minaccia una completa perdita di vendite nel mercato russo per i fornitori occidentali.
“Sono felici di sostituirli gradualmente con produttori cinesi e possibilmente indiani. In termini di impatto complessivo, l’interruzione dei principali subappalti e delle materie prime da Ucraina e Russia potrebbe essere anche peggiore. Se la situazione non si risolverà entro poche settimane, i danni potrebbero essere ingenti e gli effetti in termini di perdita di volumi di produzione, ritardi nelle consegne e ulteriori aumenti dell’inflazione saranno significativi “. Allo stesso tempo, la guerra in Ucraina colpisce la Škoda Auto nazionale a causa delle forniture bloccate di parti da 13 fornitori ucraini. Secondo ČTK, Toyota e Hyundai, altre due case automobilistiche che producono automobili nella Repubblica Ceca, non prendono parti dall’Ucraina o dalla Russia e la produzione sta funzionando a pieno regime.
Fonte: www.idnes.cz
Fonte grafica: Storyset.com
