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Il parlamento approva nuova legge sull’edilizia

Nuova legge sull’edilizia: cos’è?

Il Parlamento ceco approva la nuova legge sull’edilizia, la quale, secondo il Ministro dello sviluppo regionale Klára Dostálová, permetterebbe un’accelerazione per le autorizzazioni dei progetti di costruzione e rafforzerebbe la posizione dei comuni nello sviluppo territoriale, in quanto saranno sempre partecipi a tutta la procedura. Essa entrerà in vigore il 1° Luglio 2023, ma alcune modifiche entreranno in vigore già dal prossimo anno.

 

Nuova legge sull’edilizia: nel dettaglio.

Sono 5 i principali punti di svolta che si avranno con questa legge:

1- sistema unificato di autorità edilizie.

Introduzione di un sistema unificato di autorità edilizie statali, guidato dalla Supreme Building Authority. Si tratta di un cambiamento sistemico che risolve il problema fondamentale del systemic bias, ovvero il rischio che i governi locali interferiscano nelle decisioni sui permessi di costruzione.

2- semplificazione e accelerazione dei procedimenti di costruzione.

Uno dei motivi principali per l’adozione della nuova legge sull’edilizia è stata la complessità e la frammentazione della normativa vigente, che ha comportato una durata sproporzionata dei procedimenti di concessione edilizia. La legge approvata introduce una procedura congiunta per l’autorizzazione edilizia in sostituzione dell’attuale procedura urbanistica e edilizia e una serie di altre “procedure speciali”. Ciò è anche legato all’integrazione di alcuni permessi e pareri finora separati nella decisione sulla concessione edilizia. La decisione dell’autorità edilizia sarà presa in collaborazione con diversi funzionari autorizzati. Inoltre, la commissione di ricorso non avrà facoltà di revocare e rinviare la decisione emessa in primo grado, ma dovrà sempre prendere una decisione definitiva. Questo eviterà che il caso venga ridiscusso.

3- cambiamenti nella pianificazione territoriale e nei requisiti di costruzione.

La documentazione di pianificazione territoriale a tutti i livelli, ovvero il Piano di sviluppo territoriale per il territorio dell’intero Stato, i principi di sviluppo territoriale della regione, i piani territoriali dei comuni e i piani regolatori saranno acquisiti in un processo uniformemente regolato. La documentazione di pianificazione del territorio sarà obbligatoriamente predisposta in una versione elettronica.

4- i contratti di programma riguarderanno i rapporti tra comuni e investitori.

La nuova legge sull’edilizia contiene una disciplina dettagliata dei contratti di programma, che fornisce a comuni e investitori una maggiore certezza giuridica su quale possa essere il contenuto dei loro reciproci obblighi in materia di uso futuro del suolo, in particolare nella costruzione di infrastrutture pubbliche. Il comune può stipulare la conclusione di tale contratto nel piano di zonizzazione come condizione per l’attuazione di un determinato piano di costruzione. Il comune può impegnarsi, tra l’altro, a provvedere alla modifica del piano regolatore o, al contrario, a non modificarlo per un certo periodo di tempo. Tale obbligo vige solo nei confronti della o delle parti contraenti, non costituendo ostacolo giuridico all’esercizio dei poteri delle autorità comunali.

5- rimozione più rigorosa e permessi di costruzione aggiuntivi.

Viene previsto un’ inasprimento delle condizioni dei cosiddetti “edifici abusivi”, quelli costruiti senza permesso o in conflitto con le prescrizioni date dagli uffici. La sanatoria in corso d’opera sarà possibile solo a condizione che il costruttore abbia agito in buona fede, cioè che non abbia consapevolmente violato la legge. Oltre alle norme oggetto di sanatoria, dovranno essere rispettate tutte le ulteriori regole e non sarà possibile alcuna sanatoria in presenza di altre difformità. La legge prevede inoltre espressamente che  la domanda di sanatoria o di modifica in corso d’opera deve essere presentata entro un termine stabilito, rispetto all’inizio lavori. Trascorso tale limite, la richiesta di costruzione in modifica non può essere approvata.

Condizioni più blande si applicheranno, invece, se la costruzione è stata legalmente autorizzata dalla legge, ma il permesso di costruzione è stato successivamente revocato o scaduto. In queste circostanze, l’autorità edilizia concederà un nuovo permesso di costruzione, se nel corso del procedimento si dimostrerà che tutte le condizioni legali sono soddisfatte.

Fonti: Frank Bold Advokáti;  České Noviny

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