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L’Eurostat afferma i prezzi del gas in Repubblica Ceca hanno avuto l’aumento maggiore tra i paesi dell’Unione Europea, i fornitori di energia non sono d’accordo

Cosa afferma il rapporto dell’Eurostat

Recentemente l’Ufficio Statistico Europeo EUROSTAT ha pubblicato il rapporto per l’anno 2022 ed è stato rivelato  come nella seconda metà dello scorso anno i prezzi del gas per le famiglie nella Repubblica Ceca sono aumentati di anno in anno di più rispetto a tutti gli altri paesi dell’Unione Europea e inoltre, sempre secondo i dati Eurostat, l’aumento dei prezzi dell’elettricità è stato il secondo più alto dell’intera UE raggiungendo il 97% su base annua , soltanto dopo la Romania (+112%). Per quanto riguarda il gas è stato misurato dall’ufficio statistico un aumento del prezzo su base annua del 231%, un dato molto alto che preoccupa i cittadini cechi. La Slovacchia invece ha raggiunto una crescita del 18% risultando la seconda più bassa dell’Unione e soltanto la Croazia ha registrato un aumento del prezzo del gas inferiore con un incremento del 14%. Espressi in euro, i prezzi medi del gas per le famiglie nella seconda metà dello scorso anno sono stati i più bassi in Ungheria (3,5 euro per 100 chilowattora), Croazia (4,5 euro per 100 kWh) e Slovacchia (4,9 euro per 100 kWh), i più alti in Svezia (27,5 euro per 100 kWh) e Danimarca (20,8 euro per 100 kWh).

prezzi del gas seconda metà del 2022

I fornitori cechi non si trovano d’accordo con i dati Eurostat

Con riferimento ai dati citati da Eurostat, in Repubblica Ceca è già stato riferito quanto detto nel paragrafo precedente e quindi che nella seconda metà dello scorso anno i prezzi medi sia dell’elettricità che del gas erano i quarti più alti nell’Unione Europea. Per quanto concerne l’elettricità, il più grande fornitore di energia nazionale ČEZ non è d’accordo sui dati del rapporto opponendosi ai prezzi di Eurostat. ČEZ infatti sostiene che i suoi clienti hanno pagato un prezzo inferiore rispetto alla prima metà dell’anno grazie alla tariffa economica del Governo che ha avuto un’influenza  e un effetto positivo sui pagamenti. Infatti dove Eurostat riporta un aumento del 25% per la Repubblica Ceca secondo i dati pubblicati sui media, il fornitore di energia misura una diminuzione rispetto alla prima metà del 2022 del 14%.  Allo stesso modo, un altro fornitore E.ON si è espresso affermando che in media, i clienti  hanno pagato l’energia elettrica nella prima metà del 2022 un importo inferiore del 32% per MWh consumato, e nella seconda metà dell’anno anche un importo inferiore del 43% per MWh di energia elettrica consumata rispetto ai valori ​dichiarati da Eurostat.

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Qual è il motivo della discrepanza

Secondo gli esperti, il principale problema presente nelle statistiche pubblicate è che in Repubblica Ceca i prezzi citati sono pagati in unità percentuali di clienti, dunque il motivo della confusione risiede nei listini. Eurostat utilizza i listini dei prezzi di acquisizione cioè quelli che i fornitori offrono ai nuovi clienti e tali listini sono stati preparati l’anno scorso durante la crisi energetica dai normali listini e dai soliti prodotti fissi e indeterminati. Nel caso del gas, il cliente medio ha pagato, inclusa la componente regolata e le tasse, 2.519 corone per MWh, non le 4.662 corone dichiarate da Eurostat e l’aumento rispetto alla prima metà del 2022 è stato del 42% mentre l’aumento anno su anno è stato dell’87%, secondo i fornitori. Lo stesso con i prezzi dell’elettricità, infatti le tabelle Eurostat mostrano che i cechi hanno dovuto pagare 9.410 corone per MWh di elettricità nella seconda metà dello scorso anno ma, secondo quanto affermato dai fornitori cechi,  il cliente medio ha trovato sulla fattura un importo corrispondente solo a poco più della metà.

Fonte: https://www.novinky.cz/; https://www.idnes.cz/
Fonte Grafica: https://storyset.com/
Fonte immagini: https://pixabay.com/

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