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Tra il 6 e il 9 giugno 2024, i cittadini europei saranno chiamati alle urne per partecipare al processo elettorale che determinerà la composizione del Parlamento europeo. Questo organo transnazionale rappresenta un pilastro cruciale della governance dell’Unione Europea, distinguendosi come l’unico in cui i membri sono eletti direttamente dalla popolazione.

Le imminenti elezioni, fissate tra pochi mesi, costituiranno la decima tornata elettorale diretta sin dal 1979, rappresentando un momento cruciale per il futuro dell’Unione Europea. Questa sarà inoltre la prima elezione dopo la Brexit, un processo che ha portato a significative ristrutturazioni, inclusa la ridefinizione dell’assegnazione dei seggi per alcuni stati membri – riassegnazione che però non coinvolge il numero di deputati cechi.

Ogni nazione coinvolta nell’elezione seguirà il proprio iter nazionale per quanto riguarda le modalità di accesso al voto, il conteggio e l’assegnazione dei seggi. Tuttavia, è importante sottolineare che esistono caratteristiche minime obbligatorie che ciascun sistema deve rispettare, garantendo così un processo elettorale uniforme e trasparente in tutta l’Unione Europea.

Modalità di elezione e risultati passati

Come detto in precedenza, gli sforzi elettivi sono portati avanti dai partiti politici nazionali, i quali, una volta acquisito il mandato, possono decidere di affiliarsi a un gruppo politico transnazionale. In aggiunta, ciascun partito è associato a un partito politico europeo con cui ne condivide gli ideali e gli obiettivi. Nel 2019, in Repubblica Ceca vi erano 21 seggi distribuiti nel modo seguente:

  • 6 seggi nel gruppo Renew Europe (ANO 2011): successore dell’Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l’Europa, il partito ceco ANO 2011, favorevole all’UE, ha aderito nel 2019 all’idealismo liberal-conservatore di questo gruppo al fine di creare un’UE integrativa e genuina.
  • 5 seggi nel Gruppo del Partito Popolare Europeo (TOP 09 + STAN e KDU-ČSL): è il più longevo gruppo europeista di centro-destra. Esso rappresenta inoltre storicamente il gruppo con maggiori presenze ed influenze all’interno delle molteplici istituzioni europee.
  • 4 seggi nel Gruppo dei Conservatori e dei Riformisti Europei (ODS): dopo le elezioni europee del 2019, questo è il sesto gruppo più numeroso dei sette presenti nel Parlamento Europeo, formato da partiti conservatori di destra. Il gruppo si riconosce nel “Manifesto di Praga” contenente i principali principi del movimento sostenendo la sovranità nazionale a scapito del federalismo europeo.
  • 3 seggi nel Gruppo dei Verdi/Alleanza Libera Europea (Piráti): aggrega partiti con orientamento ambientalista, regionalista e progressista. Nel 2019 il partito ha stabilito le proprie priorità europee tra cui un maggiore sussidiarietà decisionale, miglioramento ambientale e protezione dei consumatori a favore di una migliore parità sociale.
  • 2 seggi nel Gruppo Identità e Democrazia (SPD): un gruppo politico di estrema destra del Parlamento Europeo. Il partito SPD è a sfavore dell’appartenenza della Repubblica Ceca all’UE a favore di una democrazia diretta e maggiore sovranità nazionale.
  • 1 seggio nel Gruppo Confederale della Sinistra Unitaria Europea/Sinistra Verde Nordica (KSČM): riunisce partiti socialisti, eco-socialisti e comunisti. Il partito KSČM si basa sul socialismo come società aperta e veramente democratica basata sui principi dell’autogoverno e di un’economia prospera affinché la società offra alle persone  libertà e pari opportunità.

La Repubblica Ceca adotta il sistema di voto preferenziale semi-aperto, consentendo agli elettori di indicare le proprie preferenze all’interno della lista di partito scelta. I partiti che superano la soglia di sbarramento del 5% possono ottenere seggi nel Parlamento europeo. La lista dei partiti politici eletti viene resa pubblica 48 giorni prima delle elezioni sul sito web dell’Ufficio Statistico Ceco e sul sito web del Ministero dell’Interno. Il diritto di voto è garantito a tutti i cittadini che abbiano compiuto 18 anni e a tutti i cittadini cechi o dell’UE registrati, escludendo il voto a distanza dall’estero o tramite altre piattaforme telematiche.

Partiti nazionaliPercentuale di voti
ANO 2011 – ANO 201121,18%
ODS – Občanská demokratická strana14,54%
Piráti – Česká pirátská strana13,95%
TOP 09 + STAN – STAROSTOVÉ11,65%
SPD – Svoboda a přímá demokracie9,14%
KDU-ČSL – Křesťanská a demokratická unie – Československá strana lidová7,24%
KSČM – Komunistická strana Čech a Moravy6,94%
ČSSD – Česká strana sociálně demokratická3,95%
HLAS – HLAS2,38%
EU TROLL – ANO, vytrollíme europarlament1,56%
Vědci pro ČR – Vědci pro Českou republiku0,82%
Coal ROZUMNÍ ND – Koalice Rozumní, ND0,78%
Altri partiti – Altri partiti5,87%

I dati delle elezioni politiche del 2019 in Repubblica Ceca riflettono una varietà di posizioni e preferenze tra gli elettori. ANO 2011 ha una posizione di forza con il 21,18% dei voti, seguito da ODS al 14,54% e dai Pirati al 13,95%.

La coalizione TOP 09 + STAN ha ottenuto l’11,65% dei voti, mentre il partito ha raggiunto il 9,14%. KDU-ČSL ha ottenuto il 7,24%, seguita da KSČM al 6,94%, l’ultimo della lista a superare la soglia minima per l’accesso al seggio.

Partiti come ČSSD (Česká strana sociálně demokratická), HLAS e EU TROLL, seguiti da altri partiti minori, hanno ottenuto percentuali di voto estremamente basse che non permettono di ricevere l’assegnazione della rappresentanza parlamentare.

In generale, questi risultati indicano una distribuzione variegata del sostegno politico, con diverse fazioni e ideologie rappresentate.

Candidature: schieramenti e coalizioni

In Repubblica ceca le elezioni si terranno nelle giornate del 7 e 8 giugno 2024 e saranno finalizzate a scegliere  i 21 rappresentanti che ricopriranno il ruolo per il prossimo mandato della durata di 5 anni.

Il sistema di voto scelto rimane quello proporzionale a liste semi-aperte, con la soglia di sbarramento fissata al 5%.

Il clima per le imminenti votazioni in Repubblica ceca è più che mai fervente, anche a causa del dibattito sulla moneta unica che lo stato sta affrontando in maniera esplicita ma controversa dalla fine del precedente anno.

Nella preparazione delle candidature, sono stati molteplici gli scenari possibili e le coalizioni che si sono prospettate, aprendo la strada ad epiloghi politici di incerta determinazione.

Il Partito Democratico Civico (ODS), KDU-ČSL e TOP 09 hanno discusso sulla possibilità di presentarsi tramite la coalizione SPOLU o in modo indipendente. I partiti di minoranza all’interno della coalizione aevano inizialmente espresso la loro incertezza riguardo la candidatura congiunta, sostenuta fortemente da buona parte degli esponenti di ODS e dal suo leader e Primo ministro Peter Fiala. Le perplessità erano principalmente legate alla figura di Jan Zahradil, MEP in carica e leader elettorale di ODS nel 2019. In risposta a ciò, Zahradil ha annunciato che non si candiderà alle elezioni.

Al suo posto è stato quindi scelto Alexandr Vondra, più  gradito anche a KDU-ČSL e TOP 09 che hanno quindi acconsentito alla creazione della lista SPOLU.

Ciò ha rappresentato un totale cambio di rotta in particolare per KDU-CSL, che prima di annunciare l’adesione alla coalizione aveva già iniziato a selezionare i propri candidati per la candidatura indipendente.

Il Partito Pirata Ceco ha avviato le primarie per la sua lista elettorale il 30 maggio 2023. Tutti i MEP in carica (Mikuláš Peksa, Markéta Gregorová e Marcel Kolaja) hanno annunciato la loro intenzione di candidarsi per la posizione di leader elettorale. Ad avere la meglio, dopo i dovuti dibattiti e l’apertura di possibili divisioni interne al partito, è stato il leader elettorale del 2019, Marcel Kolaja. Ad essi si aggiunge il quinto ed ultimo candidato  Jana Kolaříková, presidente del ramo della Boemia Meridionale del partito.

Il 15 giugno 2023, l’economista e ex candidata presidenziale Danuše Nerudová ha confermato la sua candidatura per le elezioni europee del 2024. Era stata oggetto di speculazioni per il secondo posto nella lista del movimento STAN. Nel mese di agosto 2023, Nerudová ha confermato questa posizione. Alla fine di agosto 2023, il comitato nazionale di STAN ha approvato Danuše Nerudová e Jan Farský come leader della loro lista.

Il movimento ANO 2011 ha invece indicato, come da previsioni, la deputata e ex ministra Klára Dostálová come guida di partito a livello europeo, superando il secondo candidato Andrej Babiš. La lista dei partiti continua con SPD-Trikolora, Il cui leader è l’ex presidente del partito Svobodné e nuovo membro dell’SPD Petr Mach e KSČM che ha designato Kateřina Konečná come proprio capofila per guidare la campagna.

In ultimo, il senatore Václav Láska ha dichiarato che il movimento SEN 21 parteciperà alle elezioni europee del 2024 in coalizione con il partito Volt, presentando un elenco di dieci candidati.

Opinion pooling

 SPOLUANOPiratiStanSPD-TrikoloraStačilo! (KSČM)Altri
IPSOS25.226.310.012.07.76.012.8
STEM/MARK15.033.811.47.314.75.412.4

A distanza di quattro mesi dal giorno delle elezioni, gli opinion polling per le elezioni europee 2024 nella Repubblica Ceca rivelano una situazione politica complessa.

Da un lato, il partito di centro-destra ANO sembra mantenere la prima posizione in tutti i sondaggi, ma il proprio distacco dalle altre forze candidate potrebbe, secondo i dati forniti da IPSOS, ridursi sensibilmente rispetto alla scorsa tornata.

La coalizione SPOLU, che con ODS rappresenta la maggioranza al governo nazionale, non riflette pienamente la propria forza anche a livello extranazionale. Le discrepanze nei sondaggi indicano una possibile disconnessione tra le politiche nazionali e le preferenze degli elettori per le elezioni europee. A tale polo è infatti legata la maggiore incertezza di consensi, con previsioni che oscillano anche di più di dieci punti percentuali.

Dall’altro lato, c’è un’ascesa significativa del partito di estrema destra SPD-Trikolora, evidenziando una crescente polarizzazione politica. Rimangono dubbi sulla capacità della coalizione di sinistra Stačilo di superare la soglia di sbarramento del 5%, poiché le previsioni di voto oscillano al limite, suggerendo una posizione che potrebbe essere influenzata da variabili come la mobilitazione dell’elettorato e la strategia di campagna. Questi fattori delineano un panorama elettorale complesso e potenzialmente instabile, con implicazioni significative per la formazione di coalizioni post-elettorali e la direzione futura della politica nazionale e europea.

Fonti: https://brnodaily.com/, https://elections.europa.eu/en/

Fonte immagine: https://www.laquilablog.it/

Fonte grafica: https://storyset.com/

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