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Segnali di miglioramento

Nel mese di novembre, la Repubblica Ceca ha registrato un lieve miglioramento nella classifica europea dell’inflazione. Su un totale di 41 paesi europei monitorati, l’inflazione è scesa al sesto posto, rispetto al quinto posto registrato nel mese di ottobre. Questo dato emerge da un’analisi condotta sulla piattaforma di investimento di ČTK. Secondo i dati pubblicati oggi dall’Ufficio statistico ceco (ČSÚ), la crescita annuale dei prezzi al consumo nella Repubblica Ceca è rallentata al 7,3%, rispetto all’8,5% registrato ad ottobre.

Fattori Condizionanti

L’analisi suggerisce che tale posizionamento è principalmente influenzato dall’effetto di una tariffa che riduce i costi. Senza tale elemento, la Repubblica Ceca si sarebbe classificata al 18° posto, mentre a ottobre era posizionata al 16°. Analogamente a ottobre, anche nel mese di novembre il calcolo dell’inflazione totale è stato influenzato dal fatto che un anno fa gli statistici avevano incluso nel calcolo una tariffa statale per il risparmio energetico come sconto sull’elettricità. Eliminando questo elemento, secondo la CZSO, l’inflazione su base annua a novembre sarebbe stata del 4,7%.

Panorama dell’Inflazione Europea e Internazionale

La Serbia ha registrato l’inflazione più elevata d’Europa, attestandosi all’8,5%, seguita da Romania (8,07%), Islanda (8%), Ungheria (7,9%) e Russia (7,5%). Nei paesi confinanti con la Repubblica Ceca, l’inflazione rimane relativamente alta, con Slovacchia al 7,07%, Polonia al 6,5% e Austria al 5,4%. In Germania, con il 3,2%, l’inflazione si avvicina già all’obiettivo del 2% fissato dalla Banca Centrale Europea.
Secondo le prime stime, l’inflazione nella zona euro è scesa al 2,4% su base annua a novembre, raggiungendo il livello più basso dal luglio 2021. Nel confronto, il tasso di inflazione più elevato nella zona euro era stato del 10,6% nell’ottobre dello scorso anno. L’inflazione annuale statunitense di novembre sarà pubblicata martedì, con una previsione di leggero calo al 3,1% rispetto al 3,2% di ottobre.
In Cina, i prezzi al consumo sono scesi dello 0,5% a novembre, portando il paese a sperimentare una deflazione su base annua. Questo calo dei prezzi è attribuito principalmente a un abbondante raccolto, determinando un aumento dell’offerta e conseguente diminuzione dei prezzi dei generi alimentari. L’analista portuale Lukáš Raška ha sottolineato che la Cina aveva già affrontato la deflazione in ottobre e luglio.
L’attuale contesto riflette un panorama variegato dell’inflazione a livello globale, con diverse nazioni che affrontano sfide e opportunità uniche nel gestire le pressioni economiche e le fluttuazioni dei prezzi dei beni di consumo.

Fonte: https://www.ceskenoviny.cz/ekonomika/

Fonte immagine: https://www.eticasgr.com/storie/approfondimenti/inflazione

Fonte grafica: https://storyset.com/

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