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Il seguente articolo fornisce una sintetica panoramica sulla determinazione del reddito delle persone fisiche e la conseguente tassazione in base alle leggi fiscali della Repubblica Ceca. Gli approfondimenti forniti si focalizzano sulle imposte relative ai redditi da lavoro dipendente, compresi i vari elementi ad esso collegati, ai compensi erogati agli amministratori e ai membri degli organi statutari, alle plusvalenze e ai capital gains, ai dividendi e agli interessi, nonché ai canoni di locazione.

Tassazione del reddito imponibile con il criterio di cassa

In Repubblica Ceca le persone fisiche residenti sono tassate in via generale con il principio base di cassa, con poche eccezioni previste dalla Legge. Secondo tale criterio, diviene imponibile solamente il reddito effettivamente percepito tra l’1/1 e il 31/12.

Tassazione dei Redditi da lavoro dipendente

Il reddito imponibile dei lavoratori dipendenti comprende tutti i salari, gli stipendi e i bonus corrisposti ed i benefici in natura (cd. Fringe benefits) ricevuti come contropartita del lavoro svolto. Tali benefits sono valutati, in linea di principio, secondo il criterio del “valore di mercato”. Alcune particolari casistiche riguardano:

  • le autovetture fornite dal datore di lavoro ai dipendenti per uso promiscuo (professionale e privato), per le quali si applica l’aliquota fissa del 12% annuo del prezzo di acquisto;
  • le spese di viaggio eccedenti i limiti di legge (non particolarmente elevati, anche se costantemente adeguati al costo della vita), il cui rimborso è da considerare interamente parte del reddito imponibile;

Ad essi, si aggiungono i benefits definiti “non monetari”, tra cui:

  • quelli eventualmente concessi per l’istruzione, lo sport e la salute, che hanno una franchigia di “non imponibilità” pari a 21.983 CZK per il 2024, sebbene l’esenzione risulti solo qualora siano soddisfatte alcune condizioni specifiche previste dalla Legge;
  • l’alloggio fornito dal datore di lavoro, temporaneo o meno, non è imponibile fino al canone convenzionale di 3.500 CZK al mese, a patto che vi sia un regolare contratto di locazione nel rispetto delle norme non fiscali.  Differentemente, l’indennità di alloggio corrisposta al dipendente come diaria in contanti è completamente imponibile;
  • l’indennità di vitto in denaro, sostitutiva dei buoni pasto o del servizio di mensa aziendale, è esente da imposte fino a concorrenza del limite di 115,50 CZK per turno di lavoro (limite previsto per il 2024).

I compensi destinati ed effettivamente pagati da entità ceche ad amministratori e altri componenti degli organi statutari che siano fiscalmente residenti in Repubblica Ceca, sono tassati in base alle regole previste per i salari dei dipendenti. Pertanto, in via teorica, un amministratore che percepisce solamente il proprio reddito come amministratore o membro di un organo statutario, non è tenuto a presentare al competente Ufficio la Dichiarazione annuale dei redditi (in ceco DPFO). Tuttavia, sia gli amministratori residenti che quelli non residenti degli Stati membri dell’UE e di altri Paesi dello Spazio economico europeo, possono comunque presentare la dichiarazione dei redditi volontariamente, allo scopo di usufruire delle loro deduzioni fiscali personali.

Viceversa, i compensi versati agli amministratori e ai membri di altri organi statutari non residenti in Repubblica Ceca sono soggetti a una ritenuta a titolo di imposta con aliquote differenziate: per i residenti dell’Unione Europea, dello Spazio Economico Europeo (SEE) o di un Paese DTT (o di un Paese con cui la Repubblica Ceca ha stipulato un accordo sullo scambio di informazioni fiscali) l’aliquota è pari al 15%, mentre per gli altri Paesi non precedentemente considerati del 35%.

Su questi redditi non sono dovute ulteriori imposte in Repubblica Ceca. I trattati contro le doppie imposizioni regolano la fattispecie dell’eventuale “cumulo” del reddito nello stato di residenza fiscale.

Redditi diversi: plusvalenze e capital gains

In Repubblica Ceca non è prevista un’imposta separata sui redditi di capitale da plusvalenze e capital gains. Gli importi percepiti a questo titolo costituiscono redditi che fanno semplicemente parte della base imponibile complessiva del reddito individuale lordo, soggetti alle due aliquote PIT progressive (15% e 23%) a seconda dello scaglione di reddito corrispondente.

Tuttavia, la normativa contempla diversi casi particolari di esenzione dalla tassazione dei redditi di capitale, che principalmente derivano dal periodo di possesso. Più precisamente, le plusvalenze relative alla compravendita di assets e immobili sono esenti se il possesso da parte della persona fisica eccede i limiti di tempo specificati dalla Legge:

  • Tre anni per il possesso diretto di titoli (come le azioni di una a.s.) e cinque anni per le quote di altre società non rappresentate da titoli, come ad esempio quelle di una società a responsabilità limitata (s.r.o.).  Il recente “pacchetto fiscale” ha introdotto, a partire dall’esercizio 2025, una specifica limitazione dell’esenzione attraverso il tetto massimo annuale di proventi lordi (cioè il ricavo di qualunque titolo ceduto), pari a 40 milioni di CZK. Per effetto di questa norma i proventi incassati (esclusi i capital gains) superiori al tetto saranno soggetti alla normale tassazione progressiva a due aliquote. Inoltre, è stata confermata la franchigia fiscale dei proventi lordi dalla vendita di azioni inferiori a 100.000 CZK per periodo imponibile.
  • Due anni anteriori alla data del contratto di cessione per i beni immobili adibiti a residenza personale (cosiddetta “prima casa”), a patto che sia effettivamente il luogo in cui il cedente vive.
  • Cinque anni anteriori alla data del contratto di cessione per i beni immobili non di residenza personale che sono stati acquistati dal venditore prima dell’1/1/2021.
  • Dieci anni anteriori alla data del contratto di cessione per gli immobili non di residenza personale che sono stati acquistati dopo l’1/1/2021.
  • Un anno per autoveicoli, motoveicoli, opere d’arte (quadri, statue, etc.), beni di collezionismo, navi e aerei.

È bene far presente che le esenzioni sopra dettagliate sono applicabili solo alle plusvalenze realizzate su beni che non fanno parte del patrimonio aziendale dell’individuo operante come imprenditore individuale. Le plusvalenze sui beni di natura imprenditoriale (aziendale e/o professionale) sono tassate in base agli stessi criteri di imponibilità fiscale che si applicano ai redditi delle società.

Redditi di capitale: dividendi e interessi

I redditi da capitale tra cui i dividendi erogati da società di capitali, i rendimenti di titoli emessi dalle stesse e gli interessi incassati a qualunque titolo su attività patrimoniali detenute personalmente e non in regime di impresa, sono entrate finanziarie da considerare quali redditi imponibili e trattati generalmente come parte della base imponibile totale annuale, assoggettata alle normali aliquote PIT.

I dividendi, i rendimenti e gli interessi pagati da un’entità residente in Repubblica Ceca a un contribuente residente fiscale ceco sono tutti soggetti a una ritenuta alla fonte del 15%. La stessa aliquota di ritenuta si applica anche ai redditi di capitale versati a coloro che risiedono in Stati dell’UE/SEE o in uno Stato che ha concluso una DTT o un accordo sullo scambio di informazioni fiscali con la Repubblica Ceca. Negli altri casi, l’aliquota fiscale per questo tipo di reddito è del 35%. Tuttavia, i trattati contro le doppie imposizioni possono limitare o azzerare le ritenute d’acconto negli scambi di redditi di capitale transnazionali.

La sola eccezione al principio di assoggettamento alle aliquote PIT ordinarie riguarda i redditi di capitale originati da dividendi e interessi che un contribuente residente nel territorio ceco percepisce da entità estere: questi possono essere inclusi in una specifica base imponibile separata, soggetta a un’aliquota fissa del 15%.

Redditi  di locazione

I proventi derivanti dall’incasso di canoni di locazione di immobili, così come dai canoni di noleggio di beni mobili, costituiscono un altro sottogruppo del reddito imponibile complessivo su cui applicare le aliquote progressive del 15% e 23%.

Per la determinazione della base imponibile, il contribuente può procedere alla detrazione delle spese ammissibili adottando un metodo analitico “a piè di lista”, o optare per il regime di deduzione forfettaria, corrispondente al 30% dei ricavi. Tale facoltà è soggetta ad un limite massimo di deducibilità fissato a 600.000 CZK annui, applicabile indistintamente a entrambe le modalità di deduzione.

Predisposto da Savino & Partners a.s., su fonte PWC Czech Republic, Febbraio 2024.

Fonte grafica: www.storyset.com

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