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Carico di imposta finora irrisorio, le dichiarazioni del vicepresidente dell’ANB

“Considerato un carico fiscale fino ad oggi irrisorio, l’aumento dell’imposta immobiliare in Repubblica Ceca può essere considerato giusto, data la sua bassa posizione rispetto ai paesi più sviluppati del mondo”, ha dichiarato Jakub Vysocký, vicepresidente dell’Associazione Nazionale dei Broker Immobiliari (ANB). Vysocký continua sottolineando però che, sebbene nel mercato immobiliare ci si aspetti una crescita, l’imposta immobiliare per gli affitti rappresenta un costo per i proprietari, che inevitabilmente si rifletterà nei prezzi degli affitti. Secondo le analisi del Governo, la manovra dovrebbe portare fino a 10 miliardi di corone di nuovo gettito per i comuni. In Repubblica Ceca, il carico fiscale sul settore immobiliare è stato a lungo considerato irrisorio, evidenziato anche dall’abolizione dell’imposta sull’acquisto di immobili nel 2020. Nello stesso anno, la quota del gettito fiscale derivante dagli immobili si posizionava al 24° posto tra i paesi dell’UE, rappresentando lo 0,6% e un modesto 0,2% del PIL, collocandosi al 24° posto tra i paesi dell’UE e al 36° su 37 paesi OCSE con un valore medio dell’1,8% del PIL.

Numeri, conseguenze e bilanciamenti dell’aumento

L’aumento dell’imposta sugli immobili, in vigore dall’inizio dell’anno, avrà un impatto, seppur minimo, sui prezzi finali degli affitti. In una proprietà in affitto con una superficie di 60 metri quadrati, l’aumento annuo dovrebbe variare da 200 a 800 corone, a seconda della posizione. In termini percentuali, ciò potrebbe tradursi in un aumento degli affitti compreso tra lo 0,5 e l’1%.

Secondo l’Associazione Nazionale degli Broker Immobiliari (ANB), la ragione di aumenti minimi dell’affitto è che i proprietari non saranno disposti ad accettare un aumento della tassa sulla proprietà come costo netto, facendo ripercuotere l’imposta sugli affittuari. Questo potrebbe colpire in particolare gli imprenditori locali, dato che la maggior parte dei comuni, almeno al momento, non ha aumentato l’imposta sugli immobili residenziali dopo il 1° gennaio.

L’aumento dell’aliquota di imposta programmato arriva fino all’80%. Allo stesso tempo, per calcolare l’imposta, viene introdotto un coefficiente di inflazione che terrà conto dell’evoluzione del livello dei prezzi nei prossimi anni. Il pacchetto di consolidamento approvato, che include l’aumento dell’imposta sugli immobili, modifica anche la tassazione di alcune tipologie di terreni. Per questo motivo, ad esempio, i proprietari di alcuni garage dovranno presentare la dichiarazione dei redditi a gennaio. La legge dà inoltre ai comuni la possibilità di ridurre l’imposta sulla proprietà nel loro territorio, applicando un coefficiente locale compreso tra 0,5 e 0,9. In mancanza di specifiche, il coefficiente rimane quello predefinito previsto dalla modifica, ovvero intorno all’1%.

Dall’analisi del portale immobiliare UlovDomov.cz risulta che nel quarto trimestre dello scorso anno l’affitto medio nella Repubblica Ceca ammontava a 16.576 corone, registrando una diminuzione del 4% rispetto al trimestre e all’anno precedente. Rispetto all’anno precedente, i prezzi degli affitti sono aumentati nella maggior parte dei casi dall’1 al 6%. Tuttavia, alcune tipologie di appartamenti o appartamenti in alcune città regionali si discostano dalla media.

La risposta: comuni incerti sull’aumento?

Vi è incertezza su quanto e come i comuni decideranno di dare applicazione al nuovo aumento, date le contrastanti tendenze che hanno caratterizzato lo scorso anno.

Secondo i dati forniti da Finanční Správa, l’ente responsabile dell’amministrazione finanziaria ceca, quest’anno un numero maggiore di comuni ha optato per l’aumento dell’imposta sugli immobili mediante l’applicazione del coefficiente locale rispetto all’anno precedente. Nel corso di quest’anno, 5.416 comuni, tra città e frazioni, hanno evitato di fissare il coefficiente, registrando un aumento di 67 rispetto all’anno scorso. Nessun comune ha fatto uso della facoltà di ridurre l’imposta sulla proprietà attraverso l’impiego del coefficiente locale.

Analizzando però nello specifico le tempistiche di tali aumenti, grazie all’analisi compiuta da Svazu měst a obcí, Unione delle Città e dei Comuni, la maggior parte degli enti ha preso la decisione di aumentare l’imposta fondiaria sugli immobili residenziali solo lo scorso autunno. Questa scelta è stata determinata dall’incertezza riguardo agli impatti finanziari sulle comunità residenti. Tuttavia, alcuni comuni hanno proceduto ad aumentare il coefficiente locale per le superfici commerciali. Poiché la legge è entrata in vigore solo con il nuovo anno, secondo Kocková non ci sono ancora informazioni sulla possibilità che i comuni aumentino l’imposta fondiaria per gli edifici residenziali in futuro

Fonte: https://www.ceskenoviny.cz, https://www.mfcr.cz

Fonte immagine: https://www.barnes-barcelona.com/

Fonte grafica: https://storyset.com/

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