Dall’ingresso nell’Unione Europea il 1° maggio 2004, la Repubblica Ceca ha testimoniato un saldo commerciale costantemente positivo con gli Stati membri. Negli ultimi 20 anni, infatti, il surplus commerciale con questi Paesi è quadruplicato, passando da 214.2 miliardi di corone nel 2004 a 866.3 miliardi di corone nel 2023.
Aspetti positivi e negativi dell’UE
In base a quanto affermato dal portavoce della Camera di commercio, Miroslav Diro, per le imprese l’esistenza di un mercato unico è il più grande vantaggio dell’appartenenza all’UE. L’85% delle esportazioni ceche sono dirette verso gli Stati membri, impattando in modo significativo l’economia nazionale. Infatti, esse influenzano l’80% del Prodotto Interno Lordo del Paese. Un ulteriore aspetto positivo riscontrato sono le sovvenzioni dell’UE volte a uniformare le possibilità per le aziende operanti nel mercato unico. Questo approccio mira a prevenire disuguaglianze tra i paesi membri o favoritismi verso le imprese nazionali a discapito di quelle estere.
Tuttavia, l’appartenenza all’Unione Europea porta anche degli svantaggi. Sebbene alcuni sostengano che le sovvenzioni europee abbiano favorito una maggiore convergenza tra i Paesi, esistono opinioni divergenti riguardo alla loro effettiva efficacia. Altro aspetto negativo maggiormente percepito è la burocrazia, soprattutto per le imprese transfrontaliere. A tale scopo la Commissione Europea sta lavorando per mitigare questi ostacoli, proponendo iniziative per ridurre la burocrazia e gli oneri finanziari ed aumentare la trasparenza aziendale.
Bilancia commerciale positiva
Come precedentemente affermato, i vantaggi derivanti dall’appartenenza al mercato unico superano quelli negativi. Negli ultimi 20 anni gli Stati membri sono stati i principali partener commerciali della Repubblica Ceca determinando il raddoppiamento delle importazioni e delle esportazioni in termini assoluti. Infatti, in base a quanto affermato da Miluše Kavěnová, direttrice del Dipartimento di statistica del commercio estero della CZSO “Attualmente, l’80% delle esportazioni totali della Repubblica Ceca è destinato ai Paesi dell’UE, mentre il 62% delle importazioni totali proviene dai Paesi dell’UE”.
Il più grande partener commerciale è la Germania, che nel 2023 rappresentava il 30% delle esportazioni totali e il 23% delle importazioni totali. Il surplus commerciale della Repubblica Ceca con la Germania ha raggiunto il valore di 353.3 miliardi di corone. A seguire, altri importanti partener sono: Slovacchia, Polonia, Francia a Italia.
Secondo la CZSO, la quota maggiore del commercio estero della Repubblica Ceca è determinata dai veicoli a motore e le loro parti, macchinari e attrezzature, computer e strumenti ottici, prodotti per la lavorazione dei metalli, prodotti chimici e alimentari. Nel 2023, infatti, il Paese ha esportato nell’UE microscopi elettrici per un valore di 20.8 miliardi di corone, pari al 45% delle esportazioni totali del prodotto stesso. Altri settori in cui detiene una quota significativa delle esportazioni sono quella del papavero (44%), dei pappagalli d’allevamento (37%)e delle carpe vive, in cui detiene una posizione dominante del 72% di tutte le esportazioni dell’UE.
Nel 2023 il commercio estero ha registrato un surplus di 124.9 miliardi di corone, segnando un miglioramento rispetto all’anno precedente, grazie alla riduzione delle importazioni di petrolio e gas. Sebbene a gennaio di quest’anno il surplus sia stato inferiore rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, i dati indicano comunque un saldo positivo di 3,7 miliardi di corone. Tutto questo sottolinea, non solo l’integrazione della Repubblica Ceca all’interno dell’Europa, ma anche la sua capacità di fruttare efficacemente le opportunità offerte dal mercato unico. Questa appartenenza ha quindi fornito un contesto favorevole per il prosperare del commercio estero ceco, evidenziando l’importanza di politiche commerciali aperte e collaborazioni per il successo economico in mondo sempre più interconnesso.
Fonti: https://www.ceskenoviny.cz
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